Il Merkava è un MBT (Main Battle Tank) sviluppato negli anni ’70 e in dotazione alla IDF (Israel Defense Forces). Negli anni a seguire sono state sviluppate numerose varianti, per un totale di 4 versioni (l’ultima è il Merkava IV o Mk.IV). Il nome Merkava proviene dall’ebraico מרכבה, merkavah, letteralmente carro o biga (non necessariamente con il significato di carro da battaglia), scelto per il suo riferimento biblico al carro o trono di Dio (Ezechiele 1:4-26). Per differenziare le varianti in ambito internazionale si utilizza Mark (Mk) mentre in ebraico siman.

Merkava Mk.III D

Storia e Sviluppo del Merkava

Lo sviluppo e gli aggiornamenti del Merkava sono strettamente legati alle guerre che hanno coinvolto Israele a seguito della sua nascita (oltre che alle vicissitudini relative all’acquisizioni di altri MBT).

Prototipo del Merkava Mk.1 su scafo Centurion e cannone M68.

Nel Febbraio 1964, Israele decise, per la prima volta, di acquisire e produrre sul suolo nazionale un carro armato: la scelta ricadde quindi sull’AMX-30, ma, per varie ragioni, non avvenne l’acquisizione. In seguito, nel 1965, venne avviato lo sviluppo di un carro di produzione nazionale (“Sabra“, da non confondere con la variante dell’M-60) in collaborazione con gli inglesi: in un primo momento i due Paesi collaborarono ad una variante del carro Chieftain, con un’iniziale produzione del carro nel Regno Unito che poi sarebbe stata spostata in Israele. Il 17 Ottobre 1968 Israele richiese ufficialmente l’acquisizione del carro Chieftain, ma la contrarietà del Ministro degli Affari Esteri inglese portò il Regno Unito a non fornire il carro per motivi politici (1969).

Prototipo del Merkava Mk.1 su scafo Centurion e cannone M68.

A seguito della rinuncia da parte del Regno Unito, il 6 Maggio 1970 il Maggior Generale Israel Tal presentò al Ministro della Difesa uno studio sullo sviluppo e produzione di un carro nazionale; il 20 Agosto 1970 venne approvato il progetto denominato “Merkava Program” (da cui poi venne ripreso il nome).

I primi prototipi erano basati su Centurion modificati, portando poi al primo effettivo prototipo che fu testato nel Dicembre 1974. I 4 prototipi finali furono assegnati in seguito all’IDF per effettuare i test il 26 Aprile 1979 mentre il 29 Ottobre 1979 il Merkava fu definitavamente commissionato. La produzione del Merkava Mk.I fu svolta dal MANTAK insieme alla IDF Ordnance Corps.

Nel 1980 furono prodotti i primi 30 carri con un rateo di produzione di 7-10 macchine al mese che entrarono in azione per la prima volta nel Giugno 1982 durante la Guerra del Libano in cui vennerono perse solo 7 macchine.

Il progetto del carro Merkava fu basato interamente sugli insegnamenti delle guerre arabo-israeliane, motivo per cui il carro fu ideato appositamente per colmare quelle mancanze che gli MBTs in dotazione presentevano. Tuttora il Merkava è sinonimo di sicurezza dell’equipaggio, di elevata sopravvivenza e di capacità multiuso, tutte caratteristiche che molti MBTs moderni non presentano.

Merkava e Varianti

Merkava Mk.I e Mk.I B

Merkava Mk.I

Il Merkava Mk.I è equipaggiato con un cannone M64 L71A (copia del British Royal Ordnance L7, prodotto su licenza) da 105 mm, con elevazione da -8.5° a +20°, di 1x mitragliatrice coassiale da 7.62 mm (posizionata al fianco del cannone), di 2x FN-MAG mitragliatrici da 7.62 mm ed di un mortaio da 60 mm, montato esternamente (sulla destra della torretta) ed utilizzabile solo con esposizione dell’operatore dalla botola. Il Merkava Mk.I può trasportare fino a 62 munizioni tra cui APFSDS, HEAT, HE-FRAG e proietti fumogeni oltre al munizionamento per mortaio (fumogeni, begala o anti-personale). Contrariamente a quanto risulta in rete, non è presente alcuna mitragliatrice da 12,7 mm sulla botola del capocarro o sopra al cannone; tale configurazione riguarda le varianti successive.

L’equipaggio è composto da 4 membri: capocarro, cannoniere, servente e pilota; inoltre può ospitare fino a 10 operatori completamente equipaggiati nel vano posteriore (ma con la riduzione del munizionamento trasportato). La grande capacità di carico permette al Merkava di poter dispiegare fanteria sul campo di battaglia, svolgendo anche il ruolo di APC/IFV e di ambulanza.

L’impianto propulsivo è costituito da un motore Taleidan Continental AVDS-1790-6A 908, trasmissione Allison CD850-6BX; sono presenti 6 ruote, mentre i cingoli sono del Centurion, per un peso totale di 63 t; il carro inoltre presenta un sistema NBC e anticendio.

Merkava Mk.I B

Il Merkava Mk.I B è la variante che porta la versione Mk.I agli standard della Mk.II, includendo l’aggiornamento dell’FCS (Fire Control System) Matador, le sideskirts e le catene con sfere di acciaio posizionate posteriormente (ne verrà data spiegazione in seguito); tali catene prendono il nome di Venus hair fern (שערות שולמית) e hanno la stessa funzione della corazzatura SLAT. La corazzatura rimane invece quella dell’Mk.1 e anche il mortaio continua ad essere esterno. In genere non si parla di Mk.I B in quanto tale versione è difficilmente riconoscibile da un Mk.II.

L’intera produzione dei Merkava Mk.I si è conclusa tra 1981 e 1983 per un totale di 250 macchine, entrate poi in azione nella Guerra del Libano nel 1982. Inoltre, dal momento che si sono succedute negli anni altre 3 versioni del Merkava, attualmente i rimanenti Merkava Mk.I sono utilizzati nella riserva militare o sono stati convertiti in veicoli da supporto. Sebbene fosse stata avanzata inizialmente da Israele una proposta di esportazione al Sud Africa, quest’ultimo ha rifiutato di acquisire il mezzo.

In linea generale il Merkava Mk.1 è equipaggiato con le stesse componenti dei carri Magach 3 e 6, pertanto non c’è una vera innovazione da questo punto di vista. Oltretutto le componenti utilizzate sono in gran parte prodotte al di fuori del suolo israeliano (eccetto le copie su licenza); pertanto la vera innovazione del Merkava va cerca altrove.

Portellone posteriore del Merkava per l’accesso al vano per trasporto truppe.

La particolarità esteriore che contraddistingue il Merkava rispetto agli altri MBTs è la posizione indietreggiata della torretta, caratteristica comune degli SPGs ma non degli MBTs moderni. Il criterio fondamentale con cui venne ideato il carro fu quello di aumentare la protezione dell’intero equipaggio, spostando nell’arco frontale il motore, retrocedendo invece le postazioni dell’equipaggio (quindi anche la torretta) e il vano per il trasporto truppe. In particolare il vano per il trasporto è la caratteristica che rende il Merkava un ibrido tra un carro e un veicolo da trasporto (APC): come mostrato dall’immagine precedente, è possibile accedere al vano tramite un portellone a doppia anta (altra originalità del mezzo), con una notevole protezione laterale per il personale che accede o esce dal mezzo.

Infografica del Merkava Mk.I

Di seguito una galleria di immagini sul Merkava Mk.I e Mk.IB:

Merkava Mk.II, Mk.II B, Mk.II C, Mk.II D

Dopo la Guerra del Libano nel 1982, vennero effettuate numerose modifiche al Merkava Mk.I, migliorando alcuni aspetti relativi alla guerra urbana e a conflitti a bassa intensità, mantenendo comunque le caratteristiche generali del carro; venne così presentato il Merkava Mk.II nell’Aprile 1983.

Merkava Mk.II

L’utilizzo del mortaio esterno risultò essere pericoloso per l’equipaggio, pertanto venne installato un mortaio interno solidale alla torretta con la possibilità di poter modificare il tiro. Inoltre i combattimenti mostrarono come la parte posteriore della torretta presentasse una trappola per colpi (shot trap), motivo per cui venne modificata la torretta e vennero aggiunte catene con sfere di acciaio con lo stesso ruolo dello SLAT.

Inoltre, venne cambiata la trasmissione Allison, non in grado di sopportare l’imponente peso del Merkava durante le operazioni di guerra,  sostituita con la Renk 304. L’armamento rimase quasi identico: il cannone principale fu mantenuto, ma fu possibile l’installazione di un’altra mitragliatrice coassiale da 12,7 mm posizionata sopra il cannone. Seguirono una serie di altri aggiornamenti relativamente al sistema FCS, ai sensori meteorologici ed elettrottici. Alcune fonti riportano che il Merkava Mk.II è in grado di lanciare il missile anti-carro LAHAT direttamente dal cannone (come avviene per molti carri sovietici/russi).

Vennero effettuati altri aggiornamenti attraverso una serie di varianti (B, C e D) che, in linea generale, possono essere suddivisi nel seguente modo:

  • Mk.II B: aggiornamento dei sistemi elettrottici e del sistema FCS.
  • Mk.II C: un Mk.II B con incremento della corazzatura della parte superiore della torretta contro gli attacchi dall’alto.
  • Mk.II D: un Mk.II C con aggiunta di corazzatura composita (di 4° generazione) sullo scafo e sulla torretta così da permettere una facile e rapida sostituzione delle parti danneggiate.

Per notare la differenza tra il Merkava Mk.II D e Merkava Mk.III (nell’immagine è un Mk.III D) si deve analizzare la direzione delle corazzature composite della torretta: mentre nell’Mk.II D sono verticali, nell’Mk.III si estendono lateralmente: in realtà le prime versioni dell’Mk.III presentano torrette simili all’Mk.II ma si nota comunque una maggior quantità di corazzature laterali tali da far sparire la struttura circolare alla base  della torretta. Inoltre è possibile distinguere i veicoli analizzando la parte posteriore della torretta in quanto le apparecchiature sono disposte in maniera differente.

Confronto tra Merkava Mk.2 D e Mk.3
Confronto tra Merkava Mk.II D e Mk.III

La produzione del Merkava Mk.II si è conclusa nel 1989 per un totale di 580 macchine e non è stato esportato alcun mezzo al di fuori di Israele. Nel 2015 la IDF ha avviato un piano per il riutilizzo dei vecchi Merkava Mk.II, convertendoli così in mezzi da supporto, mentre verso la fine del 2016 gli ultimi Merkava Mk.II operativi sono stati aggiornati allo standard Mk.III, utilizzando questi ultimi come riserva per il controllo dei confini o come veicoli da trasporto truppe.

Infografica del Merkava Mk.II

Ofek

Ofek. Prima immagine ufficiale della IDF, datata 28 Agosto 2015.

L’Ofek è un Heavy APC (Heavy Armored Personnel Carrier), ovvero un veicolo pesante da trasporto truppe, basato sullo scafo del Merkava Mk.II, ma svolge anche ruoli di comando; il prototipo fu testato sul campo nel 2015. E’ previsto che l’Ofek svolga ruoli logistici, di recupero o di ambulanza mentre il Namer ha ruoli in prima linea.

La conversione prevede la sostituzione della torretta con un’altra struttura in modo da aumentare lo spazio interno: sono presenti delle botole sulla nuova struttura, che è circondata dalla corazzatura SLAT e presenta una mitragliatrice da 7.62 mm. Lo spazio è utilizzato per contenere apparati radio e di guerra elettronica. A differenza dell’Mk.II, l’equipaggio si riduce a 2 membri e può trasportare un massimo di 10 operatori (non c’è un reale aumento da questo punto di vista, rimanendo identico a quello dell’Mk.II). 

La scelta di riutilizzare i Merkava Mk.II ricade sulla possibilità di avere dei veicoli pesanti con una ridotta spesa di conversione.

Sholef

Lo Sholef (parola ebraico che sta per “Gunslinger” o “Slammer”) è uno SPG (Self-Propolled Howitzer) basato su scafo Mk.I che fu convertito a seguito del ritiro dal servizio di quest’ultimo per via dell’introduzione dell’Mk.II e dell’Mk.III. Dello Sholef vennero costruiti solo 2 protitpi tra 1984 e 1986 ma non entrò mai in produzione.

Sholef

Lo sviluppo dello Sholef iniziò a partire dagli anni ’70, essendo una priorità per l’IDF: il progetto avviato dalla Soltam si inspira all’SPG sudafricano G5; in seguito si decise di non continuare il progetto e di acquisire l’M109.

Lo Sholef presenta un cannone da 155 mm con una gittata di 45 km ed una capacità di 9 proietti/min. La stiva munizioni ospita fino a 75 proietti, 60 dei quali pronti all’uso, per un peso totale di 45 t. Il sistema FCS presenta un computer di tiro che utilizza il GPS per determinare la posizione del bersaglio, necessitando di circa 15 secondi per l’acquisizione. L’equipaggio è composto da 4 membri e sono presenti tutti i sistemi di aria condizionata, NBC e riscaldamento presenti nel Merkava Mk.III.

Peculiarità di tale veicolo è la capacità di poter sparare in movimento: in genere gli SPG necessitano di essere fermi per poter effettuare le operazioni di tiro, invece lo Sholef presenta un sistema di tiro stabilizzato per il cannone così da poter essere usato come un MBT.

Merkava Mk.III, Mk.III B, Mk.III D

La versione Mk.III fu rivelata pubblicamente nel Dicembre 1989 (anno in cui si concluse la produzione dell’Mk.II) e i primi carri sono entrati in servizio presso l’IDF nel 1990.

Merkava Mk.III

Il Merkava Mk.III presenta numerose modifiche rispetto al predecessore: in primis, il cannone da 105 mm è stato sostituito con un cannone MG251 da 120 mm ad anima liscia prodotto dalla IMI (Israel Military Industries) ed è in grado di utilizzare il missile anticarro LAHAT. Il cannone è montato su una nuova torretta che presenta nuovi sistemi elettrottici ed un nuova stiva munizioni per prevenire esplosioni accidentali (per un totale di 50 munizioni stivate).

La corazzatura dello scafo è migliorata tramite l’aggiunta delle corazze modulari Kasag che permettono una rapida sostituzione sul campo di battaglia. E’ stato inoltre sostituito il motore presente sull’Mk.II con il Continental AVDS-1970-9AR da 1200 hp, più performante del precedente; ciò ha portato ad un aumento del peso a 65 t ma con un incremento della velocità (60 km/h contro i 50 dell’Mk.II).

Altra peculiarità del Merkava Mk.III è l’introduzione di una linea telefonica esterna che permette di comunicare in modo sicuro tra equipaggio e fanteria a terra; è inoltre presente un sistema LWR (Laser Warning Receiver) ma non è ben specificato da quale variante è stato installato. La produzione del mezzo si è conclusa nel 2003 per un totale di 780 macchine.

Come accaduto per il Merkava Mk.II, anche la versione Mk.III presenta alcune varianti:

  • Merkava Mk.III BB BAZ: fu presentata nel 1995 la versione B (senza BAZ); il termine BAZ è un acronimo per “Barak Zoher(ברק זוהר) ovvero “Shining Lightning” e tale termine è usato per un aggiornamento successivo (1996). Gli aggiornamenti dell’Mk.III nella versione B riguardano un nuovo sistema FCS, che permette al carro di poter ingaggiare obiettivi mentre è in movimento, un nuovo sistema NBC, un sistema di aria condizionata prodotto in Israele e miglioramenti per la corazzatura. La torretta è inoltre movimentata da motori elettrici e non più da un impianto oleodinamico; il sistema di caricamento è stato modificato in modo tale da presentare un tamburo contenente 5 proietti pronti per l’impiego, così da facilitare il lavoro del servente. Come già accennato, nel 1996 iniziò la produzione della versione B BAZ che si distingue dalla B per la presenza di un’ottica panoramica per il capocarro, indipendente da quella del cannoniere.
Merkava Mk.III Baz
  • Merkava Mk.III B BAZ Dor Dalet o semplicemente Mk.III D: è un Mk.III B BAZ aggiornato; il termine Dor-Dalet sta per 4° Generazione ed indica l’introduzione della nuova corazzatura che si estende lateralmente alla torretta. Inoltre sono stati aggiornati i cingoli (costruiti dalla Caterpillar e progettati in Israele) ed è prevista una torretta remotizzata del tipo R-OWS (Rafael Overhead Weapon Station). Spesso il Merkava Mk.III D è semplicemente chiamato Mk.III BAZ in quanto la principale differenza estetica sta nella corazzatura aggiuntiva laterale.
Merkava Mk.III D
  • Merkava Mk.III LIC: l’acronimo sta per “Low Intensity Combat” ed è l’evoluzione delle varianti precedenti che prevede la mitragliatrice coassiale da 12.7 mm montata sul cannone, aggiunta di protezioni per numerose parti e componenti del mezzo tra cui ottiche e scarico dei motori; è inoltre prevista anche una telecamera posteriore. Si possono notare anche delle aste ai quattro lati del mezzo che presentano dei LED, necessari al pilota per destreggiarsi nelle zone urbane.
Merkava Mk.III LIC

Per scopo puramente didattico si riporta l’immagine seguente di un Merkava Mk.IV in esposizione dove si nota chiaramente il LED acceso:

Il Merkava Mk.III è rimasto in produzione fino al 2003, anno in cui è avvenuta la tranisione alla nuova variante Mk.IV.

Infografica Merkava Mk.III nei primi anni ’90.

Merkava Mk.IV, Mk.IV M, Barak

La prima menzione ufficiale al Merkava Mk.IV è apparsa sul giornale Maarahot (rivista dell’IDF) nell’Ottobre del 1999 in cui si annunciavano dei prototipi per la futura versione del Merkava. In seguito, nel Maggio 2000, sulla rivista JIDR si specificarono che erano in valutazione 3 prototipi dell’Mk.IV e che questi avevano accumulato un totale di 10.000 km nei test.

Nel Dicembre 2001, i media israeliani hanno riportato che il primo Merkava Mk.IV era in fase di valutazione presso l’IDF; l’anno seguente, il Merkava fece la sua prima apparizione pubblica durante la mostra Yad La-Shiryon e il 28 Giugno 2002, fu commissionato.

 
Merkava Mk.IV

La torretta è stata nuovamente modificata e ha una estensione maggiore rispetto alle precedenti: la corazzatura modulare presente nel Merkava Mk.III D è stata utilizzata su tutti i lati, includendo anche la parte superiore, mantenendo comunque le catene di sfere nella parte posteriore della torretta. La forma della torretta è stata modificata in modo tale da presentare una “V” lungo tutto l’arco frontale e laterale. Si può inoltre notare che non è più presente la botola del cannoniere ma è rimasta solo quella del capocarro, ciò per ridurre la possibilità che proietti o missili possano penetrare la corazza dall’alto. Come affermato nel paragrafo del Merkava Mk.II, le corazzature modulari sono state studiate appositamente per poter essere sostituite velocemente sul campo di battaglia.

Altra caratteristica che contraddistingue la versione Mk.IV dalle precedenti è l’implementazione di vernici speciali per la riduzione del RCS (Radar Cross Section) e per la riduzione della firma IR (Infrared Radiation) del motore.

Merkava Mk.IV con sistema APS Trophy.

Il Merkava Mk.IV è equipaggiato con lo stesso cannone da 120 mm dell’Mk.III ma può utilizzare una maggiore varietà di munizionamenti in quanto è in grado di sopportare pressioni maggiori. Il sistema di ricaricamento è semi-automatico ed il tamburo può contenere fino a 10 proietti (5 in più rispetto all’Mk.III). Sulla torretta non sono più presenti 2x mitragliatrici 7.62 ma solo 1, ovvero quella posizionata accanto alla botola del capocarro. Le 2x mitragliatrici coassiali rimangono la 7.62 mm e la 12.7 mm (e nel caso di quest’ultima non è detto che venga sempre montata). Il mortaio interno rimane parte fondamentale del carro ma il vivo è nascosto e non presenta più alcuna griglia di protezione come avveniva fino al Merkava Mk.III.

Il Mk.IV innova la serie dei Merkava tramite l’implementazione di un Battle Manegement Systems (BMS), sistema che permette di collegare i vari veicoli, aeromobili e fanteria in modo da avere una situazione del campo di battaglia: tramite questo sistema è persino possibile “passare” la guida di un missile LAHAT da un carro all’altro nel mentre questo è in volo.

Il sistema di tiro FCS (Fire Control System) Matador presente fino alla versione Mk.III è sostituito con il Knigt Mark 4. Tale modello è in grado di acquisire sia obiettivi terrestri in movimento sia elicotteri, il tutto mentre il Merkava è in movimento. E’ inoltre presente un sistema LWR (Laser Warning Receiver) Amcoram LWS-2 che avverte l’equipaggio dell’arrivo di oggetti laser-guidati ed è in grado di operare in autonomia, lanciando fumogeni per offuscare il designatore laser nemico. E’ anche presente un rilevatore di illumazione radar, dispositivo non presente in molti MBTs moderni.

Come i predecessori, anche il Merkava Mk.IV presenta un vano per il trasporto truppe che può contenere fino a 8 operatori equipaggiati o 3 barelle portaferiti (escludendo però di poter portare munizioni aggiuntive).

L’impianto propulsivo è stato migliorato, con la presenza di un nuovo motore diesel MTU GD883 da 1500 hp (stesso del Leclerc), nuovi cingoli (denominati anche “Mazkom“) in grado di ridurre il deteroriamento degli stessi su terreni che presentano rocce basaltiche (come quelli del Libano e delle Alture del Golan). La velocità massima che può raggiungere il Merkava Mk.IV è di 64 km/h. Il motore può inoltre essere sostituito in 30 minuti direttamente sul campo di battaglia (ovviamente tramite i veicoli di supporto).

Altri miglioramenti riguardano la presenza di una videocamera posteriore (presente anche nell’Mk.III LIC), una torretta panoramica stabilizzata per il capocarro (con visione notturna/diurna) e persino la presenza di un toilet per missioni di lunga durata.

Attualmente non risultano vendite del Merkava Mk.IV ad altri Stati sebbene sul web siano presenti news su vendite effettuate negli anni passati (ma non è specificato a chi).

trophy merkava 4 aps active protection system
Trophy-HV su Merkava 4. Si notano i 3 dispositivi principali

Alla versione standard del Merkava Mk.IV, si affianca la versione Mk.IV MWindbreaker” (in ebraico מעיל רוח, “meil ruach“) che è la variante equipaggiata con il sistema APS Trophy (si rimanda al nostro articolo per maggiori info sugli APS). Tale variante è stata introdotta a partire dal 2009 ma è stata dichiarata operativa solo dal 2011 (e nello stesso anno è stato testato sul campo il sistema APS, verificandone con successo le capacità). Il sistema Trophy, oltre a distruggere minacce di vario genere in arrivo (RPG, ATGM, ecc), è in grado di definire la direzione del bersaglio, trasmettendo le coordinate alle unità di terra e di aria attraverso il Battle Management System (BMS): ogni unità è così a conoscenza della minaccia e della sua posizione. Il sistema Trophy del Merkava Mk.IV M consiste in una serie di radar posizionati intorno alla torretta (oltre che ai ricevitori LWR) ed è in grado di acquisire oggetti in volo, diretti contro il mezzo. Dei pacchetti esplosivi posizionati sui lati della torretta (quello in blu che si nota nella figura precedente) esplodono in direzione della minaccia, distruggendola o diminuendo le sue capacità di penetrazione.

Iron Vision Helmet

Lo spiegamento di un nuovo parco mezzi e di nuovi velivoli (F-35) ha permesso all’IDF di poter sperimentare delle nuove tecnologie, tra cui l’Iron Vision: i Merkava saranno in futuro aggiornati in modo da poter essere compatibili con tale elmetto, in grado di proiettare al membro dell’equipaggio l’intera vista a 360° di ciò che c’è attorno al veicolo, oltre ad un insieme di altre informazioni; ciò permetterà di non doversi esporre al di fuori del carro.

L’ultima variante del Merkava Mk.IV è il futuro Barak, veicolo in fase di progettazione e con i primi test pianificati per il 2020. Sul Barak verranno implementati software di intelligenza artificiale al fine di ridurre il lavoro dei membri dell’equipaggio cosicché questi ultimi possano focalizzarsi solo sulla missione; è in tale versione che sarà previsto l’Iron Vision.

Per aiutare il lettore si presenta la seguente infografica con le principali differenze tra i vari modelli:

Infografica che mostra le principali differenze tra le versioni del Merkava.

Namer IFV

Il Namer è un Heavy Armored Personnel Carrier (Heavy APC) che si basa su scafo Merkava Mk.IV, presentando quindi un’elevata capacità di sopravvivenza contro numerose minacce grazie all’elevata corazzatura e alla possibilità di equipaggiare anche il sistema APS Trophy.

IFV Namer

Il primo prototipo del Namer (che inizialmente era denominato Namera, leonessa) era basato su scafo Mk.I e fu testato nel 2005. Successivamente si decise di passare ad uno scafo più moderno come quello dell’Mk.IV e fu pubblicamente rivelato nel 2008.

Il Namer presenta tutte le caratteristiche del Merkava, come sistemi NBC, di aria condizionata, corazzature modulari, ecc. e può essere anche equipaggiato con una RCWS da 12.7 mm o con un lanciagranate da 40 mm. In alcune versioni è presente anche una mitragliatrice da 7.62 mm brandeggiabile dai membri dell’equipaggio. Contrariamente al Merkava Mk.IV, il Namer presenta 2 botole sulla parte superiore (non solo quella del capocarro).

Il Namer necessita di 2 membri di equipaggio e può trasportare fino a 10 operatori equipaggiati.

Fonti ed Immagini:

https://en.wikipedia.org/wiki/Merkava
https://it.wikipedia.org/wiki/Merkava
http://www.tanks-encyclopedia.com/modern/israel/Merkava.php
http://www.military-today.com/tanks/merkava_mk1.htm
http://www.military-today.com/tanks/merkava_mk2.htm
http://www.military-today.com/tanks/merkava_mk3.htm
http://www.military-today.com/tanks/merkava_mk4.htm
http://oruzhie.info/en/tanks/6-tank-merkava-mk-4-technical-specifications-the-weight-dimensions
https://www.armyrecognition.com/israeli_israel_main_batlle_tank_uk/merkava_4_iv_main_battle_tank_israeli_army_israel_pictures_technical_data_sheet_description_identifi.html
https://www.army-technology.com/projects/merkava/
https://www.thedrive.com/the-war-zone/23249/israel-unveils-updated-armored-command-vehicle-and-will-give-merkava-tank-crews-x-ray-vision
https://www.israeli-weapons.com/weapons/vehicles/tanks/merkava/Merkava.html
https://www.idf.il/en/minisites/technology-and-innovation/meet-the-merkava-mk-4-barak/
https://aw.my.com/us/news/general/israeli-armor-myths-part-2
https://www.armorama.com/modules.php?op=modload&name=SquawkBox&file=index&req=viewtopic&topic_id=257820&page=1&ord=1
http://www.oocities.org/pentomicarmyagain/idfsld001.htm
https://www.israeli-weapons.com/weapons/vehicles/tanks/merkava/MerkavaMk1.html
https://below-the-turret-ring.blogspot.com/2016/04/merkava-4-damaged-during-training.html
https://below-the-turret-ring.blogspot.com/2015/11/merkava-2-conversion-into-other-vehicles.html
https://thaimilitaryandasianregion.wordpress.com/2015/10/26/merkava-mk-4/
https://www.israeli-weapons.com/weapons/vehicles/tanks/merkava/MerkavaMk2.html
http://www.military-today.com/apc/ofek.htm
http://www.military-today.com/apc/namer.htm
Janes’ Tanks and Combat Vehicles – Recognition Guide

 

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