Durante la conferenza Combat Helicopters tenuta a Cracovia nel 2017, è stato presentato il concept dell’AH-249A, il successore dell’AW-129 Mangusta, sviluppato da Leonardo per compiti NEES (New Exploration and Escort Helicopter, Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta). La denominazione è AH in quanto indica il ruolo di Attack Helicopter (anche il Mangusta AW-129 ha la stessa denominazione). Inizialmente l’elicottero è stato denominato X-29 poi battezzato AH-249 per rimarcare la vicinanza all’AW-149 mentre la lettera “A” alla fine indica la versione iniziale dell’aeromobile.

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AH-249A successore dell’AW-129 Mangusta. Concept presentato dall’Esercito Italiano e Leonardo.

Il nuovo elicottero sarà basato sull’AW-149: con quest’ultimo avrà in comune il gruppo trasmissione, i rotori, l’impianto propulsivo e parte degli impianti. In particolare è probabile che i turboalberi che verranno selezionati siano il T700/CT7 di General Electric o l’RTM322 di Safran, mentre la trasmissione è identica a quella dell’AW-149.
Lo Stato Maggiore dell’Esercito ha richiesto un’autonomia (endurance) superiore alle 3 ore, rispetto alle 2h e 30 min attuali con carico utile di 1800 kg, peso totale di 78 t e velocità che va dai 115 ai 140 nodi (da 213 a 259 km/h). L’autonomia e la velocità sono necessarie per poter effettuare operazioni di scorta degli elicotteri NH90 e CH-47F in dotazione all’AVES.

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Caratteristiche generali dell’AH-249. Immagine ripesa dall’articolo di Rivista Italiana Difesa N.1/2018.

L’armamento consisterà in un cannoncino a 3 canne tipo TM-197B da 20 mm integrato con il sistema OTSWS (Observation, Targeting and Spike Weapon System) TOPLITE (lo stesso dell’AH-129D) e potranno essere utilizzati i seguenti armamenti posizionati su 4 punti di aggancio (piloni) delle 2 semi-ali e sulle 2 alle estremità alari:

  • Razzi famiglia HYDRA da 2,75 pollici (70 mm, gli stessi dell’AH-129D) all’interno di 4 razziere LAU-61 da 19 ordigni ciascuno o LAU-60 da 7 ordigni ciascuno.
  • Razzi guidati del tipo APKWS (Advanced Precision Kill Weapon System) da 70 mm, in cui la guida avviene tramite laser (SAL, Semi Active Laser).
  • AIM-92 STINGER Block I e Block II (equipaggiati sui piloni e a coppia) .
  • AIM-9 SIDEWINDER (uno per estremità alare e al massimo uno per pilone).
  • Missili Spike ER, LR I, LR II, (al massimo 16) montati sui 4 piloni principali in appositi lanciatori.

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    Viste e posizioni di alcune componenti dell’AH-249. Immagine ripesa dall’articolo di Rivista Italiana Difesa N.1/2018.

Esteticamente l’elicottero non si discosta molto dal suo predecessore: cabina in tandem, configurazione bimotore, sponson laterali, carrello a triciclo, rotore principale a 5 pale, ecc.
In particolare le pale verranno realizzate con materiali compositi (di cui si ignora la resistenza; sull’AW-129 Mangusta le pale sono in grado di resistere a proiettili da 23 mm).

E’ stato inoltre richiesto che il nuovo elicottero dovrà lavorare in condizioni climatiche avverse che vanno dai -35°C ai +50°C: dovrà quindi soddisfare le cosiddette condizioni 6K/95F OGE ossia 6000 piedi 95°F Out of Ground Effect (ossia essere in grado di rimanere in hovering fuori effetto suolo a 2000 m con 35°C). Inoltre tutti i componenti critici dell’AH-249A saranno protetti da sabbia/polvere e dalla corrosione di acqua marina (l’AW-129 Mangusta non può operare in ambienti saturi di salino o dove è possibile la formazione di ghiaccio; solo recentemente ha subito un trattamento per le operazioni sulla Garibaldi ma del tutto limitato).

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Viste dell’AH-249A.

L’elicottero sarà dotato di verniciatura anti-radar, di sistemi attivi di protezione (RWR, Radar Warning Receiver, LWR, Laser Warning Receiver, MWR, Missile Warning Receiver, HFI, Hostile Fire Indicator, DIRCM tipo ELT-600, Directional Infrared Counter Measures con dispenser flares/chaffs) e verrà tenuta in conto della firma IR generata dagli scarichi (inoltre è stata considerata anche la minaccia “hacker”, per cui verranno prese misure anche in questa direzione). Nel settore navigazione l’AH-249 presenterà apparati INS/GPS avanzati come anche i sistemi di visione, tra cui l’HMD (Helmet Mounted Display), il Pilot Night Vision System (PNVS) e cockpit dotato di schermi, compatibili con NVG, e di HUD (Head Up Display). E’ stata posta attenzione anche alla capacità di comunicazione: sarà presente la radio tipo SDR (Software Defined Radio), HF/Crypto e di data link, oltre ad un sistema IFF per l’identificazione dei veicoli. Inoltre l’elicottero potrà ricevere dati, immagini e video e potrà interagire anche con altri velivoli senza equipaggio (UAV).

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Differenza laterale tra AW-129 Mangusta e AH-249A.

Il programma di sviluppo durerà 10 anni (dal 2016 al 2025): il primo lotto sarà costituito da 3 elicotteri pre-serie in configurazione IOC (Initial Operational Capability), ossia caratterizzati da armamento e sistema di controllo missione analoghi all’AW-129 (che verranno convertiti poi nella versione finale). La Capacità Operativa Finale (FOC, Final Operational Capability) è prevista entro il 2025 mentre la consegna di 45 elicotteri di serie avverrà entro il 2034/2035.
Il costo dell’intero programma è di circa 487 milioni di euro ma è puramente indicativo. Inoltre il velivolo potrà anche essere esportato.

Secondo l’articolo di RID, a fine 2017 il programma ha superato la fase PDR (Preliminary Design Review) a cui seguirà, nella seconda metà del 2018, il CDR (Critical Design Review) che corrisponderà al congelamento del design.

Per tutte le informazioni riguardanti il Mangusta AW-129 si rimanda all’articolo tecnico di Militarypedia.

Fonti:
Helipress
ThaiMilitary
Defense-Aerospace
Defence24.pl
RID N.1/2018
Leonardo Company
http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,2175.html

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